Fish Dependence Day: emergenza pesca nel Mar Mediterraneo

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Il Fish Dependence Day, cioè il giorno in cui l'Europa esaurisce le proprie scorte ittiche nel Mar Mediterraneo, è arrivato anche quest'anno a inizio Luglio in Italia. Le conseguenze derivanti da questa giornata sono molteplici e devastanti per l'ecosistema.
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Sommario

Fish Dependence Day: cos'è

Il 4 Luglio 2024 è tornato il triste appuntamento anche per quest’anno con il Fish Dependence Day, la giornata che segna il momento in cui l’Europa esaurisce le sue scorte ittiche annuali del Mar Mediterraneo e si ritrova a dipendere dalle importazioni per soddisfare il fabbisogno interno. Ce lo ricorda il WWF con la propria campagna “Our Future”.

Il Mar Mediterraneo, culla di biodiversità e fonte di sostentamento per migliaia di persone, è in ginocchio, vittima di pesca eccessiva, inquinamento e cambiamento climatico. La pesca selvaggia e incontrollata, unita all’inquinamento da plastiche e sostanze chimiche, sta infatti decimando le popolazioni ittiche, con alcune specie che rischiano l’estinzione.

Il ruolo del COFI 2024 per il futuro della pesca nel Mediterraneo

Si è appena conclusa a Roma la 36esima edizione del Comitato per la Pesca della FAO (COFI), il più importante forum intergovernativo globale dedicato a pesca e acquacoltura, tenutosi dall’8 al 12 Luglio 2024. Un evento che ha visto la partecipazione di paesi membri della FAO riuniti per discutere e affrontare le sfide del settore. 

In un momento delicato per il mare Mediterraneo, con le scorte ittiche annuali già esaurite, il COFI 2024 ha assunto un ruolo di fondamentale importanza. Le tematiche al centro del dibattito sono state:

  • Pesca sostenibile: garantire una pesca rispettosa dell’ambiente e delle risorse ittiche, tutelando la biodiversità marina.
  • Lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU): un problema che mette a rischio gli stock ittici e mina gli sforzi per una pesca sostenibile.
  • Cambiamento climatico: gli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi marini e le strategie per adattare il settore ittico.
  • Acquacoltura: il ruolo dell’acquacoltura nel soddisfare la domanda di pesce in modo sostenibile e nel garantire la sicurezza alimentare.

Il COFI 2024 ha rappresentato un passo avanti importante per la salvaguardia del mare e per la gestione sostenibile delle risorse ittiche. Un impegno che coinvolge tutti gli attori in gioco, dai governi alle organizzazioni internazionali, alle aziende del settore e ai consumatori.

Le conseguenze del Fish Dependence Day

Le conseguenze della pesca eccessiva, dell’inquinamento e del cambiamento climatico sul Mar Mediterraneo sono gravi e diffuse, e colpiscono non solo l’ambiente marino, ma anche le comunità costiere che dipendono da esso per il loro sostentamento.

La pesca eccessiva sta causando la scomparsa di determinate specie marine, alcune delle quali svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio degli ecosistemi marini. La scomparsa di queste specie può avere effetti a catena devastanti su flora e fauna, con conseguenze imprevedibili per l’intero ecosistema.

La pesca rappresenta inoltre un’importante fonte di lavoro e reddito per le comunità costiere del Mediterraneo. La crisi del settore, causata dalla pesca eccessiva e dall’inquinamento, mette a rischio il futuro di migliaia di persone. I pescatori si trovano ad affrontare difficoltà crescenti nel reperire il pesce, con conseguenti cali di guadagno e perdita di posti di lavoro.

Un’altra conseguenza è l’impatto diretto sulla nostra salute. Le sostanze inquinanti si accumulano nella catena alimentare, con il rischio di contaminare anche i pesci che finiscono sulle nostre tavole. Il consumo di pesce contaminato può causare seri problemi di salute, soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza.

Le azioni concrete da intraprendere

Invertire la rotta è possibile, ma richiede un impegno collettivo e un cambio di paradigma nel nostro rapporto con il mare. Ecco alcune azioni concrete che possiamo intraprendere fin da subito:

  • Ridurre il consumo di pesce: non è necessario eliminarlo del tutto dalla nostra dieta, ma possiamo sicuramente farne un uso più consapevole e responsabile. Scegliamo pesce pescato in modo sostenibile, proveniente da filiere certificate e locali.
  • Informarsi e sensibilizzare: impariamo a conoscere le diverse specie ittiche e il loro stato di conservazione. Scegliamo di acquistare solo pesce proveniente da pescherie che adottano pratiche sostenibili e sensibilizziamo amici e familiari sull’importanza di tutelare il mare.
  • Supportare le organizzazioni di tutela: diverse associazioni lavorano per la salvaguardia del Mediterraneo e delle sue risorse, supportiamo la loro azione con donazioni o attività di volontariato.
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Gianluca Monaco

Gianluca Monaco, studente del corso “Comunicazione d’Impresa e Ufficio Stampa 4.0” della Fondazione Its Servizi alle Imprese. Curioso di natura, ha un forte interesse per tutto l'universo della filosofia, della psicologia e dell'arte in tutte le sue forme. Ama leggere, andare al cinema e ascoltare buona musica. Ha scelto l'ambito della comunicazione per trovare un filo conduttore tra tutti i suoi interessi e per esprimere la sua creatività in progetti concreti.

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