Il valore della Blue Economy in Europa

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Il cambiamento verso la blue economy è vista come parte essenziale del Green Deal europeo, mirando a rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2025.
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Sommario

È stata rilasciata da pochi giorni la nuova edizione del Rapporto UE sulla Blue Economy, che offre un’analisi approfondita dei settori dell’economia blu europea e delle loro performance basata sui dati più recenti. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha concentrato maggiore attenzione verso la Blue Economy, intesa come Economia marino-marittima nello spazio comune,  soprattutto per il ruolo fondamentale che mari ed oceani svolgono sia per l’ambiente che per l’economia e la sicurezza mondiale.

Il ruolo della Blue Economy

La Blue Economy è un settore che riveste un ruolo di estrema importanza per l’Unione Europea, poiché comprende ampie attività che, adottando un approccio mirato a ridurre l’impatto ambientale e climatico dei settori legati alla pesca, acquacoltura, turismo costiero, trasporto marittimo e attività portuali e navali, hanno assunto un valore strategico ed economico fondamentale a livello globale.

Queste attività non solo contribuiscono significativamente al PIL europeo, ma sono fondamentali per la crescita sostenibile, la protezione ambientale e la sicurezza nazionale. L’Unione Europea inoltre ha compreso l’importanza delle risorse marine ed ha imparato ad accrescere gli sforzi per valorizzarle e proteggerle. Vi è un esempio decisivo per la tutela dei confini marittimi dell’UE, dove l’implementazione di strumenti e sistemi per migliorare la sorveglianza e la sicurezza è diventata una priorità per tutti i Paesi membri.

Ma perché avere tutto questo interesse a riguardo? Al valore economico si somma il forte legame con la sostenibilità. Il cambiamento verso l’economia blu sostenibile è vista come parte essenziale del Green Deal europeo, mirando a rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2025. Un altro aspetto rilevante è l’integrazione delle risorse e delle attività marine nei piani di sviluppo delle aree costiere per poter arrivare ad una crescita equilibrata e sostenibile ed una piena valorizzazione di tutte le filiere d’eccellenza.

Valore Economico della Blue Economy

Secondo il Report 2024 sulla Blue Economy dell’UE, i settori consolidati dell’economia blu impiegano quasi 3,59 milioni di persone, generando un fatturato annuo di circa 623,6 miliardi di euro, con un valore aggiunto lordo di 171,1 miliardi di euro. Questi dati dimostrano l’importanza della Blue Economy, che rappresenta l’1,3% del PIL dell’UE-27.

I principali settori includono:

  • Risorse Biologiche Marine 
  • Risorse Marine Non VIventi 
  • Energia Rinnovabile Marina
  • Attività portuali
  • Costruzione e Riparazione Navale
  • Trasporti Marittimi
  • Turismo Costiero

Settori innovativi e prospettive future

La Blue Economy è in continua crescita con l’emergere di settori innovativi altamente tecnologici che promettono una crescita sostenibile e redditizia. Ad esempio, l’energia rinnovabile marina, in particolare l’eolica offshore, ha registrato un aumento del 45% nel 2021 e un utile lordo stimato di 2,4 miliardi di euro. Altri settori innovativi includono l’energia oceanica, la biotecnologia blu e la dissalazione, i quali hanno tutti un potenziale per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e possono giocare un ruolo fondamentale nel processo di transizione verde.

Sfide e opportunità

Nonostante la ripresa post-pandemia, la Blue Economy dell’UE non ha raggiunto i livelli pre-pandemia del 2019. Tuttavia ci sono ampie opportunità per il prossimo futuro attraverso la crescita costante e l’intersezione dei principli comparti produttivi con i trend innovativi. La principale sfida è quella di unire le risorse marine con quelle terrestri attraverso una pianificazione coordinata ed integrata, specie nelle aree più ricche ed al tempo stesso più fragili come quelle costiere. Questo è fondamentale per il turismo sostenibile perché le risorse del mare e della costa possono innescare processi di valorizzazione che costituiscono la base per le dinamiche attive del marketing territoriale. 

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Lorenzo Salmistraro

Lorenzo Salmistraro è uno studente del corso di Comunicazione d'Impresa e Ufficio Stampa 4.0 presso la fondazione ITS Servizi alle Imprese. Appassionato di sport, viaggi e tempo in famiglia è caratterizzato dalla solarità, intraprendenza e determinazione. Trova grande soddisfazione nel lavoro di squadra e si dedica con entusiasmo ad arricchire il suo bagaglio culturale con esperienze sempre nuove.

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